Truffe anziani, la finta mail dell'Inps che promette un rimborso ma è una "svuota conto"

Allarme rosso per le truffe informatiche agli anziani, ora gli hacker si spacciano per l'Inps e si stanno specializzando in una nuova frode. A lanciare l'avvertimento è Pierino Zanchettin, presidente dell'Anap Metropolitana Città di Venezia, dopo i vari casi di segnalazioni di mail sospette a nome dell'ente di previdenza conferma: “Si tratta di un attacco subdolo, messo in atto per rubare identità e soldi agli anziani, prendendoli di mira sul delicatissimo tema della pensione, visto che questi malfattori si spacciano per l'Inps – spiega Zanchettin - . La nuova frode online sfrutta il nome dell’Istituto per indurre le vittime a fornire dati personali e bancari attraverso false email, dove si promette un rimborso di 715 euro. Un inganno che mette a rischio il patrimonio e la sicurezza dei cittadini più vulnerabili, in particolare quelli della terza età”. L’email si presenta con il logo ufficiale dell’INPS e invita a cliccare su un link con la dicitura “Continua sulla pagina dedicata”, con la scusa di dover aggiornare i dati per ricevere il presunto bonus. In realtà, cliccando, si finisce su un sito fraudolento che ruba informazioni sensibili. Per questo l'Inps, nel segnalare e confermare la truffa, raccomanda agli utenti di non cliccare su nessun link e soprattutto di non fornire alcun dato. “Il fenomeno delle truffe agli anziani è in costante crescita e richiede un impegno collettivo per arginarlo – prosegue Zanchettin - . Noi segnaliamo tutti i casi eclatanti e diciamo sempre di stare molto attenti a dare dati personali o coordinate bancarie, ma non basta. Per questo sollecitiamo l’aiuto di tutti, in particolare dei familiari, affinché informino i propri cari che vivono da soli su questi pericoli che approfittano della necessaria digitalizzazione delle persone anziane puntando però sul lato debole, la poca familiarità con l'uso delle tecnologie digitali e dei suoi potenziali pericoli”.
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Martin: ”ci ha indicato l’essenza del lavoro artigiano ricordandoci che il lavoro manuale ci rende partecipi dell’opera creatrice di Dio”
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Se l’artigianato è la quintessenza del Made in Italy, Venezia è di certo la quintessenza dell’artigianato: qui abbiamo creato le perle veneziane ed il Vetro di Murano, qui abbiamo imparato a trasformare le sete più preziose, qui la fabbrica più grande del mondo dell’economia preindustriale – l’Arsenale- sfornava una imbarcazione al giorno grazie alle conoscenze, competenze, ingegno, di migliaia di artigiani e artigiane “le velere”: qui nasce il principio moderno della sostenibilità, che oggi celebriamo attraverso nuovi significati e nuovi linguaggi anche grazie a questo Abbecedario. Venezia non ha solo passato nelle sue eccellenze ma anche presente, come il Mose, una delle più grandi opere di salvaguardia idraulica: il compito di Confartigianato sarà quello di accompagnare queste eccellenze in un futuro fatto di trasformazione, innovazione, sostenibilità e tutela.
DAZI CONFERMATI
Martin: “Già persi in 2 anni quasi 100 milioni di export verso gli USA (-13,4%). Subito misure per trovare nuovi mercati più rispettosi e l’Europa deve uscire da questa situazione di sudditanza e proporre una terza via facendo forza sulla propria storia e cultura democratica”