Noleggio autobus -accelerare iter per l'abrogazione dell’art. 5 della L.R. 11 del 2009 che vieta la circolazione di mezzi immatricolati con più di 15 anni
“Se non verrà accelerato l’iter regionale per abrogare una volta per tutte la legge tutta veneta che ancora vieta la circolazione di autobus che abbiano più di 15 anni di immatricolazione si rischia il disastro; basti pensare che in provincia di Venezia quasi un autobus su due ha quella vetustà e rischia di restare fermo nei depositi, causando un disservizio senza precedenti e portando molte aziende legate al trasporto sull’orlo della chiusura”. Ad intervenire sull'annosa questione della famigerata legge regionale numero 11 che risale al 2009 è Marino Gottardo, vicepresidente delle Federazione Trasporto della Confartigianato Metropolitana Imprese Città di Venezia nonché presidente del gruppo metropolitano Ncc, che snocciola i numeri forniti dal centro studi confartigianale. “Su un totale di 1444 autobus tra pubblici e privati circolanti, ben 613 risultano immatricolati prima del 2010, quindi a rischio stop. Stiamo parlando del 42,5% del circolante ma – rileva Gottardo – mentre gli autobus che fanno servizi pubblico sono in deroga, a restare impigliati nella normativa sono quelli che fanno servizio turistico, i cosiddetti privati”. “Un guazzabuglio normativo tutto all'italiana – incalza il presidente della Confartigianato Metropolitana Siro Martin - in questo paese sembra ci si misuri sul numero di norme che si riesce a produrre e non sulla loro armonizzazione. Tutto questo ha creato, crea e purtroppo creerà gravi danni alle imprese e ai cittadini, rallenta e rallenterà l'economia e terrà ben lontani gli investitori, che per quanto riguarda il nostro Paese sono talmente spaventati dalla burocrazia che preferiscono fare affari altrove. Il caso dei bus è un esempio ma ce ne sono a migliaia; con il mega disastro del Superbonus come recente esempio eclatante. Nel caso dei bus siamo all'assurdo, quelli veneti fermi, quelli provenienti da altre regioni e ugualmente vetusti possono fare affari in un settore fonfamentale per la nostra regione, che è quello del turismo. Davanti a queste cose ovviamente uno rimane quantomeno perplesso”. La deroga ai bus pubblici non è la sola anomalia “Se un pullman appartiene ad una azienda che ha la sede fuori del Veneto, non è soggetto alla normativa veneta e quindi può liberamente circolare. Insomma una legge che palesemente non è uguale per tutti, per questo auspichiamo che l'iter per la sua abrogazione sia il più celere possibile, abrogazione che di fatto non farebbe altro che livellare la normativa in merito e renderla uguale a quella in vigore nel resto del Paese”. Intanto, nell'attesa dell'abrogazione, qualche timido segnale positivo è arrivato; dopo la pandemia, le associazioni di categoria, guidate dalla Confartigianato, erano riuscite a ottenere una proroga che estendeva il limite d’età dei mezzi a 19 anni, dando alle imprese il tempo necessario per riprendersi dalle restrizioni imposte dal Covid. Ora che tale proroga è scaduta, “E' corretto risollecitare la Regione per una soluzione definitiva, anche perchè tra pubblico e privato in tutto il Veneto ci sono oltre 2mila 800 gli autobus immatricolati prima del 2010 che viaggiano per le strade e rappresentano il 40% del parco veicolare circolante del settore, mentre la media nazionale dei mezzi immatricolati prima del 2010 supera il 46%”. La cosa assurda, conclude Gottardo, è che “Se il blocco verrà confermato gli operatori di altre regioni potranno comunque lavorare in Veneto con mezzi over 15 anni, mentre i nostri dovranno stare fermi; una condizione di svantaggio competitivo che inevitabilmente farà collassare il settore”, da qui il nuovo pressing sulla Regione, per un’urgente revisione di questa norma asimmetrica
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