Natimortalità artigiana: area Metropolitana in positivo da 3 anni. Martin: conferma che il tessuto economico è solido e strutturato, anche grazie al supporto della nostra associazione
Un anno di importante tenuta, quello registrato nel 2023 dal tessuto artigiano veneziano, che vede la nostra provincia in controtendenza positiva rispetto ad altre venete sul fronte della natimortalità delle imprese. A dirlo sono i dati statistici rilevati da Infocamene ed elaborati dall'ufficio studi della Confartigianato, che rapportando il 2023 all'anno precedente evidenziano un tasso di natalità in positivo, pari al + 0,36% di imprese rispetto l'anno precedente (+66 unità). Trend positivo che, và sottolineato, continua ormai da 3 anni, sommandosi al +0,15% del 2021 e il +0,16% del 2022. Al di là del dato generale, lo studio ha poi radiografato territorio per territorio l'indice di natimortalità (nuove imprese e quelle che chiudono nell'anno 2023 rispetto al 2022), con il comune di Venezia che registra un trend di crescita superiore alla media provinciale con un +0,52%, mentre da segnalare sempre in area positiva, Cavarzere al +7,32%, Pramaggiore +4,80%, Torre di Mosto +4,51%, Quarto D’Altino +3,83%, Campolongo Maggiore +2,58% e San Stino di Livenza +2,37%. In senso inverso guardando la coda della classifica provinciale, i comuni meno brillanti sono Concordia Sagittaria con il -6,10% di imprese, Teglio Veneto -6%, Eraclea -3,31%, Marcon -3,05%, Doło -2,84% e Camponogara -2,38%. Per quanto riguarda invece la natura giuridica (sempre dati 2023, gli ultimi disponibili), gli imprenditori individuali sono pari al 72,44% delle imprese artigiane registrate, valore in leggera crescita rispetto al 2022 dove erano il 72,17%; in calo le società di persone (17,57% rispetto al 18,22% del 2022) mentre per le società di capitali c'è stata ancora crescita seppur lieve (il 9,69% rispetto al 9,30% dell'anno precedente). “I dati parlano chiaro, il terzo anno consecutivo in area positiva che si registra nella natimortalità delle nostre imprese artigiane conferma che il tessuto economico è solido e strutturato, anche grazie al supporto della nostra associazione datoriale che ha aiutato gli artigiani a resistere ai grandi sussulti epocali come l'ormai superato covid ma anche le conseguenti grandi speculazioni sulle materie prime e sui costi dell'energia. Una crescita che però per durare va' accompagnata ed aiutata anche dalle istituzioni , tenendo contro degli scenari medio brevi che si stanno prefigurando all'orizzonte – commenta il presidente della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia Siro Martin - . Temi attualissimi, che bisogna affrontare con adeguati strumenti che aiutino il ricambio generazionale e le difficoltà crescenti nel reperire mano d'opera, cosa che può trovare risposte con opportune politiche di sviluppo sia da parte del sistema formativo imprenditoriale sia da quello scolastico. Oggi occorre investire di più sui giovani, forse troppo svogliati, non dimenticando che la moderna professione artigiana si è evoluta, e rappresenta una solida opportunità di lavoro sia per gli operatori sia per chi voglia accettare la sfida di mettersi in proprio, aprendo un'attività o proseguendo quella di famiglia già avviata. Altro aspetto fondamentale, sul quale chiediamo un impegno istituzionale preciso, è quello legato all'accesso al credito, che va facilitato e formulato in modo equilibrato e non speculativo per chi vuole fare impresa. Questa è una partita che va' letta correttamente: le banche non possono spremere gli imprenditori in quel discutibile meccanismo che da' buoni premi ai manager che le fanno incassare subito ma mina il futuro del sistema. Le banche vivono perchè c'è chi deposita e fa girare denaro, e le imprese aiutate alimentano il futuro di questo circuito ”
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