Ortoncelli (trasporti): su gomma viaggia l'80 per cento delle merci. Si metta mano alla normativa attuale per farne una di decente
“Per sollevare la già complessa situazione nel settore autotrasporto; dove in provincia di Venezia mancano all'appello un autista su tre, c'è la sempre più aggressiva concorrenza dei vettori dell'Est Europa e il caro carburante e spese gestione sembrano non fermarsi, occorre almeno garantire gli incassi guadagnati alle imprese, gestendo i nodi normativi irrisolti che riguardano la certezza dei pagamenti. Un vuoto di legge che oggi sta determinando ancora più problemi di quelli che già ci sono per le nostre aziende”. A lanciare l'allarme e chiedere “un segnale di responsabilità” sulla questione è il vicepresidente della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia e presidente della Federazione Trasporti Nazzareno Ortoncelli, che parla a nome dell'intera categoria che in provincia conta oltre 1.700 imprese. “L’autotrasporto vive una fase di grande incertezza e in regione, per citare un macro dato, il numero delle imprese a fine 2024 ha registrato una flessione del -3,9%. Meno imprese significa più difficoltà nella logistica e nel trasporto merci, a cui si somma una disordinata normativa che alla fine penalizza ancor di più il settore privato. Leggi inefficaci e pratiche concorrenziali scorrette si sommano alla situazione finanziaria di molte aziende, visto che oggi manca una normativa serrata e vincolante sui pagamenti da parte delle committenze. La conseguenza è che le imprese, per continuare ad operare, devono lavorare sempre più “allo scoperto” anticipando le spese, con evidenti limiti di liquidità, che a volte diventano critici. Altro tema che sta preoccupando la categoria è quello legato al codice della strada. Per certi tipi di infrazione legate esclusivamente al lavoro di trasportatore e rilevate durante l'operatività, non ci dovrebbe essere una doppia decurtazione dei punti, sia sulla patente di guida sia sulla Carta di Qualificazione del Conducente, ma basterebbe solo su quest'ultima, che è il documento obbligatorio per lavorare ed è regolata a punti, ne prevede 20”. Per Ortoncelli, la categoria “Rimane allarmata ma fiduciosa. L'importante è che si smuova qualcosa e si dia seguito anche agli accordi presi ma attualmente ancora lettera morta, evitando le risposte evasive come quelle che sono arrivate qualche giorno fa ai nostri vertici confartigianali del Trasporto nel corso di un incontro tra categoria e ministero. Nei prossimi incontri previsti a breve, speriamo e sollecitiamo risposte più puntuali. Gli effetti della mancanza di misure normative adeguate, che stiamo chiedendo da tempo, sono sempre più pesanti e penalizzanti, sembra che non si voglia riconoscere ma mettere in difficoltà il ruolo strategico che ha per l'economia regionale e nazionale il trasporto. Quello che sottolineiamo come categoria – conclude Ortoncelli – è che oggi su gomma viaggia circa l'80% delle merci, e visto che non si possono modificare gli scenari economici internazionali di difficoltà che si prospettano, almeno si faccia quel che si può, si metta mano alla normativa attuale per farne una di decente”.
Altre news in primo piano
Sarà una Pasqua agrodolce per i pasticceri artigianali; se da un lato nonostante il caro energie e materie prime riusciranno a mantenere limitatissimi gli aumenti di prezzo garantendo bontà e qualità dei loro prodotti, dall'altro la crisi di vocazione e la mancanza di personale rende sempre più difficile poter mandare avanti un'azienda.
I bonus trainano l'edilizia Ma dal prossimo anno si rischia la decrescita
Studio della CGIA sull'andamento del comparto fra il 2019 e il 2024 realizzato con il contributo di Edilcassa Veneto
Le cataste di pneumatici fuori uso - i cosiddetti PFU - che le officine e i gommisti non riescono a smaltire hanno raggiunto vette himalayane anche in provincia di Venezia, ma non è una novità. Da anni, infatti, la categoria denuncia le inefficienze nel metodo di raccolta che non riesce a smaltire tutte le gomme esauste raccolte