IL PORTO DI VENEZIA E CHIOGGIA: QUALE FUTURO PER UN ASSET FONDAMENTALE DELL’ECONOMIA DEL TERRITORIO

Ha ancora senso di parlare di portualità per Venezia?
La risposta è ovviamente sì, anche se non è scontata. E’ colpa del Mose? Delle grandi navi? Forse è un problema di cattiva comunicazione e/o gestione?
Il Porto di Venezia e Chioggia ha certamente delle potenzialità date dalla storia, dai numeri e dalla sua posizione. E’ infatti inserito nel Il triangolo economico Bologna-Venezia-Milano, il cuore pulsante dell’economia italiana.
La logistica, in particolare dal COVID in poi, ha dimostrato la sua importanza. Soprattutto quella marittima dato che il 90% delle merci e dei servizi che noi tutti i giorni gestiamo, tocchiamo, compriamo, vediamo, hanno comunque avuto almeno un transito marittimo.
Per riflettere sul futuro di questo asset fondamentale dell’economia del territorio il Coordinamento di: Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, Confartigianato Polesine, Cna Metropolitana di Venezia, CNA di Padova e Rovigo, Confcommercio Metropolitana di Venezia e Rovigo e Confesercenti Metropolitana di Venezia e Rovigo, ha organizzato per il 29 aprile prossimo con inizio alle ore 10 presso l’Hotel Belstay di Marghera, un seminario dal titolo: IL PORTO DI VENEZIA E CHIOGGIA: QUALE FUTURO PER UN ASSET FONDAMENTALE DELL’ECONOMIA DEL TERRITORIO? a cui abbiamo invitato a portare il proprio contributo: l’Autorità di Sistema Portuale M.A.S., Venezia Port Community, Venezia Terminal Passeggeri, il Comune di Venezia, CGIL, CISL e UIL, il Ministero Infrastrutture e Trasporti, La Regione Veneto.