DAZI CONFERMATI Martin: Già persi in 2 anni quasi 100 milioni di export verso gli USA

La scure americana sui prodotti artigianali veneti è scesa.
L'introduzione da parte dell'amministrazione statunitense di dazi del 20% sui prodotti europei rappresenta un duro colpo per l'artigianato veneziano, settore già provato dalla contrazione del mercato interno europeo. Per il Presidente Siro Martin “servono misure efficaci ed urgenti perché se calano gli ordini dagli Usa bisogna evitare che si fermino i laboratori, è fondamentale intervenire tempestivamente per sostenere l’artigianato veneziano, pilastro dell’economia regionale e nazionale”.
“Per trovare mercati più rispettosi del diritto internazionale, dove avviare intensi traffici commerciali –prosegue- l’Italia, la Regione, le Camere di Commercio e le Associazioni di Categoria, devono reagire con responsabilità e compattezza mettendo in campo risorse economiche e umane proporzionate alla sfida che ci attende. Ma non è sufficiente. Alcuni Paesi extra UE stanno condizionando il futuro dell’Europa con guerre militari ed economiche. L’Europa deve uscire da questa situazione di sudditanza e proporre una terza via facendo forza sulla propria storia e cultura democratica. Una via che non può essere solo lastricata di armamenti, ma deve andare controcorrente, semplificando e rafforzando il libero scambio di merci, persone, competenze e capitali al suo interno o, con un gruppo di volenterosi, che io chiamerei coraggiosi. Tutto questo non per un puro pensiero romantico, ma per rafforzare il nostro tessuto economico eliminando lacci e laccioli che rallentano la crescita delle nostre imprese. Solo una forte integrazione politica europea con uno sguardo riconoscente verso le sue imprese democratiche e sostenibili ci permetterà di proporre con successo la via della pace e della crescita socio-economica”.
Secondo l'Ufficio Studi di Confartigianato, nel 2024 l'export manifatturiero provinciale ha registrato una contrazione del 14%, attestandosi a 5,7 miliardi di euro. In particolare, le esportazioni verso gli Stati Uniti sono passare dai 644 milioni del 2022 ai 558 milioni del 2024 (il 9,8% del totale regionale) subendo una flessione di quasi 100 milioni di euro -13,4%.
“I settori più colpiti – constata con preoccupazione Siro Martin Presidente di Confartigianato Città Metropolitana di Venezia- sono, purtroppo, quelli che vedono le nostre imprese artigiane protagoniste della filiera come le calzature, passate da 82,7 milioni di export verso gli USA a poco più di 27 milioni (persi 55 milioni di euro pari al -67%, i mobili calati di 14 milioni di euro (-44,9%) e l’abbigliamento – 42,2% e 7 milioni in meno di euro rispetto al 2022.
Accesso facilitato al credito agevolato, crediti di imposta o deduzioni fiscali specifiche per le imprese colpite dai dazi, in modo da compensare l’aumento dei costi, rafforzamento di strumenti come il Fondo gestito da Simest magari con una corsia preferenziale per le micro e piccole imprese artigiane, aiuti per la diversificazione dei mercati esteri (Asia, Canada, Paesi del Golfo…). Questi sono alcuni esempi di possibili interventi a favore del comparto che il Governo potrebbe mettere in campo.
“Dove di voglia portare questo Presidente Americano non è ancora chiaro – conclude il Presidente Martin – ma dobbiamo impedire la distruzione del nostro tessuto imprenditoriale fatto da migliaia di piccole ma laboriose realtà. E lo si deve fare riducendo in modo significativo il costo del lavoro per aumentare la capacità di spesa interna europea e allo stesso tempo rendere più competitive le nostre imprese. Quindi alla guerra economica –chiosa- ci si deve opporre con una maggiore competitività e l’eliminazione della burocrazia”.
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