Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia e Coldiretti donano al Patriarca di Venezia Moraglia il personaggio 2024 per il presepe

Come da tradizione, Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia e Coldiretti in occasione delle festività natalizie hanno donato al Patriarca di Venezia Francesco Moraglia una statuina per il presepe, realizzata in cartapesta dal Maestro artigiano presepista Claudio Riso, che raffigura una giovane casara, ossia un'esperta nella lavorazione del latte, mentre lavora. Una raffigurazione complessa, quella della lavoratrice nella sua postazione, realizzata minuziosamente come da secolare tradizione d'alto artigianato napoletano dei presepi, che simbolicamente vuole racchiudere e rappresentare lo straordinario patrimonio di conoscenze e segreti che devono essere tramandati e salvaguardati in uno dei tanti mestieri che fanno parte delle tradizioni agricole, manifatturiere e alimentari della nostra Penisola. L’incontro si è tenuto stamani nella sede patriarcale di Venezia, dove il Patriarca ha ricevuto la visita della delegazione composta da Siro Martin, presidente della Confartigianato Metropolitana, Andrea Saviane Segretario dell'associazione metropolitana, Tiziana Favaretto e Giovanni Pasquali Presidente e direttore Coldiretti Venezia e Carlo Salvan e Marina Montedoro rispettivamente presidente e direttore Coldiretti Veneto. Piccola nota; la statuina, realizzata appositamente per il presepe 2024, si va ad aggiungere a quelle già donate al patriarca negli anni scorsi: nel 2020 rappresentava un’infermiera, nel 2021 un imprenditore digitale, nel 2022 una florovivaista, nel 2023 un maestro imprenditore e il suo apprendista e quest’anno un’artigiana casearia che sarà messa nel presepe patriarcale."Ogni anno - sottolineano Martin e Saviane - è nostro privilegio donare al patriarca per il presepe la rappresentazione di un settore produttivo da inserire nella rappresentazione della Natività, una figura che simboleggia la cultura italiana del lavoro”. “La declinazione al femminile di un antico lavoro che preserva le radici ma evidenzia l’innovazione di un settore che garantisce prodotti di alta qualità – ha sottolineato la presidente Tiziana Favaretto – valorizzando il prezioso e insostituibile impegno delle donne in agricoltura”. Alla fine dell'incontro il patriarca, dopo un breve momento di preghiera mariana, ha allargato il suo saluto e la sua benedizione a tutti gli imprenditori rappresentati dalle due delegazioni e le rispettive famiglie, augurando a tutti buone festività.
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Martin: ”ci ha indicato l’essenza del lavoro artigiano ricordandoci che il lavoro manuale ci rende partecipi dell’opera creatrice di Dio”
Confartigianato Città Metropolitana di Venezia si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, da sempre vicino alle istanze degli artigiani, dei giovani e del lavoro manuale come atto di creazione ed espressione personale. Il 10 Febbraio 2024 l’incontro in Vaticano per 500 artigiani veneti.
Venezia. Siro Martin, Presidente Confartigianato Imprese città Metropolitana di Venezia
Se l’artigianato è la quintessenza del Made in Italy, Venezia è di certo la quintessenza dell’artigianato: qui abbiamo creato le perle veneziane ed il Vetro di Murano, qui abbiamo imparato a trasformare le sete più preziose, qui la fabbrica più grande del mondo dell’economia preindustriale – l’Arsenale- sfornava una imbarcazione al giorno grazie alle conoscenze, competenze, ingegno, di migliaia di artigiani e artigiane “le velere”: qui nasce il principio moderno della sostenibilità, che oggi celebriamo attraverso nuovi significati e nuovi linguaggi anche grazie a questo Abbecedario. Venezia non ha solo passato nelle sue eccellenze ma anche presente, come il Mose, una delle più grandi opere di salvaguardia idraulica: il compito di Confartigianato sarà quello di accompagnare queste eccellenze in un futuro fatto di trasformazione, innovazione, sostenibilità e tutela.
DAZI CONFERMATI
Martin: “Già persi in 2 anni quasi 100 milioni di export verso gli USA (-13,4%). Subito misure per trovare nuovi mercati più rispettosi e l’Europa deve uscire da questa situazione di sudditanza e proporre una terza via facendo forza sulla propria storia e cultura democratica”