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Allarme per la patente a crediti: nel Veneziano solo un'impresa su 10 è in regola

29 Ottobre 2024

Il presidente della Confartigianato Metropolitana Siro Martin: «Posso capire che non ci sia simpatia per questo strumento burocratico in più però l'iscrizione è un obbligo di legge»

Dove sono le imprese edili? La patente le ha spaventate. A una manciata di giorni dalla scadenza per l'iscrizione di tutte le imprese del settore al portale dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro per la cosiddetta patente a crediti per le imprese, agli atti in provincia di Venezia risultano cifre preoccupanti: ovvero, forse sì e no il 10% del totale si è a oggi iscritto completando tutta la procedura.
Una situazione che per Confartigianato è insensata, perchè la patente a crediti, per quanto invisa e ritenuta non efficace dalla categoria nel suo obiettivo principale - quello di limitare al massimo il rischio incidenti sul lavoro - è comunque un obbligo di legge. «Sono giorni paradossali – rileva Michele Furlan, presidente della Federazione Edilizia della Confartigianato Metropolitana Imprese Città di Venezia - anche perchè chi ha attivato la procedura solo a metà, ovvero inviato esclusivamente l’autocertificazione via pec all'ente ma poi non l'ha conclusa, non potrà operare nei cantieri temporanei e mobili a decorrere dall'1 novembre. Dalle cifre sugli iscritti alla categoria, le pec mandate e le pratiche concluse, siamo nell'ordine di un'impresa su 10 con le carte a posto».
«Rischio caos totale»
«Posso capire che non ci sia simpatia per questo strumento burocratico in più – spiega il presidente della Confartigianato Metropolitana Siro Martin – però l'iscrizione è un obbligo di legge e non si può pensare di arrivare agli ultimissimi giorni se non al 31 ottobre per regolarizzarsi: il rischio è di restare fuori e trovarsi ad operare in cantiere nell'illegalità formale, una cosa pesante. Per questo se da un lato magari chiederemo una moratoria di qualche settimana all'Ispettorato per dare il tempo a tutti di iscriversi e al governo di ricalibrare la norma, ma questa è una questione nazionale, dall'altra suggeriamo vivissimamente agli imprenditori di contattare le sedi territoriali della Confartigianato e completare tutte le procedure sull'apposito portale, per essere al più presto in regola con le carte. Anche perchè quello che sta succedendo nella nostra provincia sta succedendo in tutta Italia e si rischia il caos totale».

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